domenica 19 gennaio 2014

Thomas Was Alone

Nuovo giorno, nuovo gioco!

Thomas Was Alone: il gioco

Creato inizialmente come gioco gratis online nel 2010 da Mike Bithell, Thomas Was Alone, è un platform minimalista, che basa le sue meccaniche sulla collaborazione e l'aiuto reciproco dei protagonisti; protagonisti molto "speciali" dato che non saranno altro che... Rettangoli! Ebbene si, in questo gioco controlleremo dei rettangolini di ogni forma e lunghezza, ognuno con la propria caratteristica che lo renderà unico e speciale. Perché nonostante siano delle figure geometriche, sono forse i più carismatici e ben caratterizzati personaggi con cui abbia mai avuto a che fare in questi ultimi anni videoludici. Ma procediamo con ordine...

Thomas Was Alone: la trama + gameplay + comparto sonoro

a) Trama

"Thomas era solo. Wow. Che strano come primo pensiero da avere." Con questa frase inizia il viaggio di Thomas, intelligenza artificiale creata da un programma mal funzionante, che si interroga su se stesso e cerca di capire il perché esista. Nel suo peregrinare tra i livelli del gioco, incontrerà molte altre intelligenze artificiali, e scoprirà il valore dell'amicizia e della collaborazione. Tutti i protagonisti, come abbiamo detto, sono figure geometriche mute, eppure grazie alla voce del narratore acquisiscono una personalità, provano sentimenti, e soprattutto diventano indimenticabili, con l'ultimo capitolo che rimane impresso nella mente in quanto a drammaticità e ritmo. Thomas alla fine, non sarà più solo.

 b) Gameplay

Thomas Was Alone è un platform non molto impegnativo, (non come VVVVVV, cliccate per vedere cosa ne penso), ma che richiede solo un po' di pazienza per  trovare il modo corretto di far arrivare tutti i personaggi alla fine del livello. L'accento è posto sulla collaborazione e sull'uso combinato delle caratteristiche dei protagonisti (salto molto alto, possibilità di far rimbalzare gli altri su di se, saper galleggiare in acqua ecc.). Lo scenario ed il level design sono per scelta molto poveri, ma ciò riesce a dare un'estetica minimalista e sognante. I controlli sono buoni, anche se spesso non aiutano nelle fasi più concitate. Il bello di questo gioco è che la soddisfazione che avrete alla fine del livello non sarà data dall'essere riusciti a finirlo, ma dal poter progredire nella storia

c) Comparto sonoro:

Altro punto forte di questo gioco: musiche oniriche che riusciranno a commuovervi per la loro semplice bellezza. Ottima la voce del narratore Danny Wallace, che riesce a trasmettere tutto l'entusiasmo della scoperta e della progressione dei personaggi. Ancora, come per VVVVVV, giocare senza audio equivale a rinunciare a parte del gioco.
Cosa dire alla fine? Thomas Was Alone merita, merita tantissimo. E' la dimostrazione che non servono maestri dell'animazione per rendere indimenticabili dei personaggi o per appassionarci alla loro storia, ma solo tanta cura e passione per quello che si fa.

Versione del gioco del 2010 (senza le musiche e la voce del Narratore): LINK
Ecco devo comprarlo: LINK

trailer

Alla prossima!
Egidio

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